Musica senza Qualità
Giulia Tagliavia piano and compositions
Luca Nostro guitar and compositions
***Premiered at Italian Cultural Institute in Paris on the 16th of February 2017***
Alle radici dell’improvvisazione e della composizione, il duo nasce per indagare la componente improvvisativa della musica scritta e la componente compositiva di quella improvvisata. Da Scarlatti a Monk, da Bach a Mohammed Alì, dall’acustico all’elettrico, la Musica senza Qualità è solo arte del movimento e dell’incontro, in qualunque forma ciò avvenga, senza che si debba confinarla in un principio di individuazione, in una sua qualità stilistica.
L’incontro tra Giulia e Luca non è mai stato un progetto da costruire, ma una sequenza di fatti che i due hanno solo avuto il merito di ascoltare.
Proprio l’ascolto, unica sorgente dell’improvvisazione, diventa essenziale ai due musicisti per accompagnare il pubblico sulla soglia di una semplice rivelazione: gli standards della tradizione classica, i classici del jazz, tutto quello che è rimasto a noi sopravvivendo all’oblio del tempo storico, è, necessariamente, musica contemporanea. A patto di ri-ascoltarla e ri-crearla.
Django di John Lewis è un corale pagano, il fugato della Toccata in Sol minore di Bach è una ruvida tarantella, la Sonata K 466 di Scarlatti sembra un piano solo di Jarrett, Monk è Monk.
Tra i brani in programma Sonata K 466 di Domenico Scarlatti, Django di John
Lewis, Toccata in Sol minore di J. S. Bach, Nardis di Miles Davis, In Walked Bud di T. Monk, la Toccata Cromatica per l’elevazione di Frescobaldi, Space Oddity di David Bowie, composizioni originali dei due musicisti.
Da una parte ci sono i “classici” del jazz, dall’altra gli “standard” del
periodo barocco. Possono le strutture di brani lontani nel tempo, ma non nello
spazio, dialogare liberamente? La scommessa di questo duo è quella di mettere
in luce, senza forzature di stile, le trame che collegano Jhon Lewis a
Scarlatti, Bach a Monk, e così via.
All’esecuzione “rigorosa” si avvicenda una lettura sperimentale, dall’acustico
all’elettrico, per scardinare l’idea di “repertorio” e accompagnare il pubblico
sulla soglia di una semplice rivelazione: tutto quello che è rimasto a noi
sopravvivendo all’oblio del tempo storico, è, necessariamente, musica
contemporanea. A patto di ri-ascoltarla e ri-crearla.
Alle radici dell’improvvisazione e della composizione, il duo nasce per
indagare la componente improvvisativa della musica scritta e la componente
compositiva di quella improvvisata. Ecco quindi la Musica senza Qualità, arte
del movimento e dell’incontro, in qualunque forma ciò avvenga, senza che si
debba confinarla in un principio di individuazione, in una sua qualità
stilistica.
I due musicisti sono accomunati da un background trasversale che incrocia l’
attività nell’ ambito “colto” all’esperienza nell’ ambiente jazzistico e
improvvisativo. Giulia Tagliavia ha recentemente esordito nel teatro musicale,
con un’opera su libretto originale di Stefano Benni edita da Casa Musicale
Sonzogno, e ottenuto il prestigioso Premio Siae Libera il Jazz con una
composizione per big band, Luca Nostro è la prima chitarra del Parco della
Musica Contemporanea Ensemble, con cui ha partecipato a numerose prime mondiali
ed europee di Steve Reich, Jacob TV, Frank Zappa, e per il suo ultimo disco ha
ricevuto 4 stelle dalla prestigiosa rivista Downbeat.